La Versione del Venerdì. Storia di Anna, un esempio di economia circolare

Storia di Anna, un esempio di economia circolare

05 Novembre 2021- La Versione del Venerdì di Alessandro Banfi

 

Un Quid nella moda: a Verona un’impresa sociale che riutilizza materiali tessili e dà lavoro agli emarginati.

 

Oggi a Glasgow sono di scena i giovani. I Capi di Stato e di governo dopo il vertice iniziale sono rientrati nei loro Paesi e hanno lasciato ai cosiddetti “sherpa”, gli esperti giuridici, di stendere il testo finale degli accordi di Cop26, la Conferenza delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici. Greta e gl altri guardano con scetticismo a questo “bla bla bla”, ma bisognerà leggere con attenzione quali sono gli impegni finali della Conferenza. In questi giorni si è parlato molto di “economia circolare”. L’incubo del pianeta è quello di finire sommerso da rifiuti, al punto da non saperli più gestire.

La storia che ho proposto questa settimana nel quarto episodio delle serie Le Vite degli altri, realizzata da me con Chora Media per Vita.it. e con il sostegno di Fondazione Cariplo suona come un esempio positivo, uno spiraglio di speranza nel fiune di parole sospette che si riversano sui media proprio su questo argomento. Perché la giovane imprenditrice veronese Anna Fiscale ha preso questa teoria e l’ha resa pratica, e anche molto umana. Con la sua impresa sociale “Progetto Quid” utilizza tessuti e materiali di scarto per creare nuovi capi di abbigliamento. Non solo, a lavorare con lei ha chiamato perlopiù persone in difficoltà, che hanno bisogno di costruirsi una nuova vita, persone a loro volta “scartate” dal darwinismo sociale in cui siamo immersi.

 

Che cos’è l’economia circolare? Si tratta di un modello produttivo e di consumo alternativo rispetto a quello consumistico tradizionale, basato sull’abbondanza e sullo spreco. Punta ad allungare quello che viene definito il “ciclo di vita” di un prodotto, ovvero il tempo che intercorre  tra la raccolta delle materie prime per la sua realizzazione fino al momento in cui diventa inutilizzabile. Ogni cosa che viene prodotta, come sappiamo, ha un impatto ambientale: ma più sarà lunga la vita di un oggetto, più questo impatto verrà ammortizzato nel tempo. L’economia circolare si basa quindi sul riciclo, sul riutilizzo, sulla riparazione, ma anche sulla condivisione di ogni risorsa. È pensata per far sì che ogni cosa che viene prodotta abbia una sua collocazione, per il tempo più lungo possibile.

Anna Fiscale racconta com’è nata l’idea di questa impresa e come sia stata decisiva la fiducia di grandi aziende come Calzedonia (Verona è un distretto economico di eccellenza nel campo tessile) e di una Fondazione come la Cariplo che hanno creduto al valore sociale di Progetto Quid. Oggi questo marchio sociale vende non via e-commerce nel web ma anche attraverso qualche negozio e dà lavoro ad un centinaio di persone. È un’esperienza bellissima, che unisce creatività, stile, moda, solidarietà e condivisione. Il meglio di quello che siamo. O che vorremmo essere.

Il quarto episodio di Le Vite degli altri, titolo Un Quid nella moda, è online su tutte le piattaforme audio gratuite. E lo potete sentire anche da questo link.