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Parla Painini, Confesercenti: “Milano è già ripartita ma siamo ancora in emergenza”

Parla Painini, Confesercenti: “Milano è già ripartita ma siamo ancora in emergenza”

16 Dicembre 2021- L'Intervista di Alessandro Banfi per 10alle5 Quotidiana ad Andrea Painini, presidente della Confesercenti Milano

 

 

Per qualcuno la democrazia digitale, con la retorica della disintermediazione, ha tolto loro importanza ma realtà sociali come la Confesercenti costituiscono la spina dorsale della nostra convivenza: sono quei corpi intermedi che organizzano le esigenze della gente e sanno metabolizzare criticità e conflitti. Con oltre 5 mila aziende attive nel settore del commercio, del turismo e dei servizi, per un totale di 12 mila addetti rappresentati, Confesercenti provinciale Milano aderisce alla Confederazione esercenti nazionale, che nell'insieme conta 240 mila imprese con 500 mila addetti nella Penisola ed è articolata in 16 sedi regionali, 105 provinciali e 1.000 nei comuni. Il presidente della Confesercenti Milano è Andrea Painini, 43 anni, che ha un’attività di agenzia immobiliare e di consulenza. Sul territorio milanese Confesercenti ha come obiettivo prioritario lo sviluppo economico delle imprese e la crescita dell'occupazione. 10alle5 ha chiesto a Painini di fare il punto della situazione a Milano anche in vista di queste feste natalizie.

Il Natale 2021 è particolare: tanta voglia di tornare ai consumi e alla normalità, e però timori per i prezzi che aumentano. Dal punto di vista degli esercenti quali le luci e quali le ombre?

Andrea Painini: Il Natale in presenza, seppur con alcune limitazioni dovute alla recrudescenza della pandemia, non è sufficiente ad un vero rilancio dei consumi. L’emergenza sanitaria è stata uno tsunami che ha cancellato in media quasi 4mila euro di spesa a famiglia nell’ultimo biennio e, unitamente all’aumento dei costi energetici per le imprese, non fa sperare in grandi ricavi per gli esercenti nel medio periodo. Uno spiraglio di luce può arrivare dalle tredicesime: dopo il crollo del 2020, quest’anno l’ammontare della mensilità aggiuntiva dovrebbe arrivare a 43,7 miliardi di euro, oltre 360 milioni in più dello scorso dicembre ma ancora 1,2 miliardi sotto il livello pre-pandemia. Un’iniezione aggiuntiva che dovrebbe generare una spinta di 21 miliardi per gli acquisti nel periodo delle feste, circa 2,7 miliardi in più rispetto al 2020.

La variante Omicron non ci lascia ancora tranquilli. Le mascherine all'aperto, per lei sono necessarie? 

Painini: Dal punto di vista delle raccomandazioni sanitarie ci affidiamo ai dettami del CTS, con la consapevolezza che tutto ciò che può servire a tutelare la salute pubblica e nel contempo ad evitare le chiusure delle attività, troverà in noi uno spirito seppur critico sempre collaborativo.

La gente sembra aver cambiato alcuni comportamenti dopo la pandemia: cerca più oggetti e prodotti e forse meno servizi. Ha un'altra visione del commercio di zona, del quartiere, forse ha più voglia del rapporto umano, interpersonale... 

Painini: La pandemia ha riportato tutti noi a una dimensione di vita più locale, facendoci così riscoprire l’importanza dei negozi di vicinato, del loro valore sociale e di presidio del territorio. I consumatori si sono appassionati al cosiddetto “storytelling” sia dei prodotti che delle aziende, senza tralasciare però la qualità del servizio che l’ecommerce ha comunque contribuito ad innalzare. 

Milano è ripartita meglio, con più vaccinati e nell'ultima classifica del Sole 24 Ore risulta la miglior seconda provincia italiana come qualità della vita. Primissima fra le grandi città. Perché secondo lei?

Painini: Perché l’orgoglio e il senso di appartenenza che da sempre caratterizzano i cittadini milanesi facendoli sentirei un po’ i “macchinisti” della “Locomotiva d’Italia” contribuiscono ad una costante spinta della Città verso il miglioramento. Anche se del termine “resiliente” se n’è ampiamente abusato, credo che nel caso di Milano sia l’aggettivo che rispecchi al meglio la situazione in questo preciso momento storico. Senza soffermarsi troppo sulla retorica del successo, vorrei porre l’attenzione sui temi che necessitano di una maggiore attenzione: sostenibilità, inclusività e sicurezza.

Mi dica che cosa chiederebbe a Sala e che cosa a Draghi. 

Painini: Al Sindaco Sala chiederei principalmente due cose: la prima di adoperarsi per aumentare la presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio e la seconda di attuare, di concerto con Città Metropolitana Regione Lombardia, un efficace e sostenibile trasporto pubblico extraurbano. Al Premier Draghi chiederei di orientare il Governo in concrete politiche economiche che salvaguardino e promuovano le aziende che rispettano i CCNL, i Contratti nazionali di lavoro, aziende che producono ricchezza e pagano le tasse sul territorio italiano, contro la concorrenza sleale di chi si avvantaggia di paradisi fiscali o svolge attività abusive.

A cura di Alessandro Banfi