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Parla De Chirico (FI): “Milano merita la corsa verso il futuro”

Parla De Chirico (FI): “Milano merita la corsa verso il futuro”

9 Settembre 2021- L'Intervista di Alessandro Banfi ad Alessandro De Chirico

“Siamo una forza moderata che cerca di trovare soluzione ai problemi della gente e so che la prima cosa è ascoltare e capire questi problemi, andando sul territorio. Per questo mi sente di corsa. Sono appena stato in Forlanini e fra poco ho un altro incontro dall’altra parte della città”. Corre Alessandro De Chirico, corre perché, chiuse e presentate le liste, non manca molto alle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre e la sfida appare sempre più impegnativa. De Chirico è consigliere comunale uscente e di nuovo candidato a Palazzo Marino nelle liste di Forza Italia, in appoggio al candidato Luca Bernardo che compete per il centro destra con l’uscente Beppe Sala. 10alle5 Quotidiana lo ha intervistato per fotografare il momento che Milano sta vivendo. Nelle prossime settimane saranno sentiti anche altri candidati, per offrire un aiuto ad orientarsi in vista del voto amministrativo.

 

Tracciando un bilancio di cinque anni di impegno per la città, qual è l’urgenza dei milanesi oggi?

Alessandro De Chirico: Dopo un anno e mezzo di pandemia la città è piegata su se stessa, c’è bisogno di investire nella riqualificazione degli immobili che sono abbandonati. Quelli pubblici e quelli privati. Sappiamo che dal settore immobiliare viene uno stimolo notevole per tutta l’economia. Storicamente Milano si è sempre risollevata, dopo i momenti di crisi, rilanciandosi da questo punto di vista. È il primo volano. Poi c’è il tema del nuovo stadio, un miliardo e 200 milioni di investimento, che può creare molte altre opportunità. Ad esso è legato il discorso delle riqualificazioni delle periferie e degli scali ferroviari dismessi.

 

Che cosa è mancato, al di là della crisi pandemica, in questi cinque anni?

De Chirico: Un po’ la litigiosità interna e un po’ lo scontro istituzionale fra la Regione e il Comune hanno rallentato lo sviluppo dell’edilizia, che ha sempre rappresentato il dinamismo di Milano. Basti pensare alle lentezze del Comune nell’applicazione del Superbonus: dovremmo snellire al massimo tutti gli obblighi burocratici e concentrare energie e personale per favorire le ristrutturazioni edilizie che sono incentivate. Sulle periferie, tema su cui Sala aveva insistito nelle promesse di cinque anni fa, in pratica si è poi fatto ben poco.

 

Oltre all’edilizia, c’è il commercio che ha sofferto molto…

De Chirico: Certamente, è un settore ancora in sofferenza. La nostra proposta è abbassare le tasse di competenza comunale, per aiutare gestori ed esercenti. A cominciare dall’addizionale Irpef. Nel mio programma elettorale ho inserito anche una parte dedicata al commercio di vicinato: è importante valorizzare certe realtà che poi sono la spina dorsale della vita di tanti quartieri e lo abbiamo ben capito durante il lockdown. Anche contro i rischi per la sicurezza e contro il degrado. Poi io non sono contrario ai Centri commerciali, che anzi daranno un nuovo impulso alla Milano di domani. Nella crescita urbanistica della città ci vogliono i due aspetti. Anche saper creare nuovi poli urbanistici nella città è importante: l’esperimento di City Life in questo senso è pienamente riuscito.

 

Il Terzo settore è cruciale per Milano.

De Chirico: Sì e l’associazionismo in questa fase è in difficoltà: difficile pagare affitti e bollette per un anno e mezzo quando non ci sono socialità, come corsi e frequenze. Questo è un altro terreno dove il Comune deve intervenire, per sostenere il terzo settore, il privato sociale. Ovviamente penso anche alle attività culturali e ricreative, che si sono del tutto bloccate. L’ente locale dev’essere vicino a queste realtà. In questo campo anche la collaborazione con le scuole può diventare importante: penso alle esperienze di patto educativo sul territorio, soprattutto in periferia, e all’opportunità di frequentare gli edifici scolastici al pomeriggio.

 

Per contendere la poltrona di Sindaco a Sala, voi del centro destra avete puntato su un esponente della società civile.  Perché?

De Chirico: L’esponente civico viene incontro alle persone che sono sfiduciate nei confronti della politica. E allo stesso tempo favorisce tutte le comunità, le presenze sociali ad esprimersi e a confrontarsi più liberamente. La sintesi della politica arriva alla fine di un viaggio nella società. Nel caso di Milano, è sempre stata anche nella identità di Forza Italia la concezione di essere una forza moderata che cerca di mantenere il contatto continuo con la gente. Meno ideologia, più confronto per la soluzione dei problemi. Sotto questo aspetto la scelta di Bernardo può essere vincente. Diciamo che, fra limitazioni Covid e milanesi in ferie fino praticamente a questa settimana, è una campagna elettorale un po’ in salita, ma ce la stiamo mettendo tutta.

A cura di Alessandro Banfi