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La Versione del venerdì. L’esempio di David Sassoli sia d’ispirazione per i grandi elettori

L’esempio di David Sassoli sia d’ispirazione per i grandi elettori

14 Gennaio 2022 - La Versione del Venerdì di Alessandro Banfi

 

Oggi l’ultimo saluto al Presidente del Parlamento eu: “Era un uomo di parte ma anche un uomo di tutti”

 

Sarà perché era molto conosciuto, avendo anche condotto il maggior telegiornale italiano, o per l’ingiustizia di una morte prematura, a 65 anni, o perché era un italiano ai vertici delle istituzioni europee, essendo mancato da Presidente del Parlamento europeo. Fatto sta che la morte di David Sassoli, di cui stamattina si sono celebrati i funerali a Roma, ha commosso e coinvolto gli italiani come raramente capita, nel caso di un uomo politico. Sì perché Sassoli aveva chiuso col giornalismo e si era dato all’impegno pubblico. Non ha mai pensato di tornare indietro (come hanno fatto altri miei colleghi), perché era una persona seria e molto onesta, anche con se stessa. Ed è giusto così: il nostro mestiere prevede lo sforzo dell’obiettività. Se ti impegni e diventi di parte, è sacrosanto non tornare indietro alla nostra professione, al servizio pubblico dell’informazione.

Un uomo di parte ma che ha avuto sempre forte il senso delle istituzioni, del bene comune. In Italia e in Europa. Ha detto il cardinale di Bologna Matteo Zuppi, nell’omelia durante le esequie: “Era un uomo di parte e anche un uomo di tutti, la sua parte era quella della persona: per lui la politica doveva essere per il bene comune. Ecco perché voleva un'Europa unita con i valori fondativi, e ha servito perché le istituzioni funzionassero. Non ideologie ma ideali, non calcoli ma una visione". David Sassoli, insieme a Paolo Giuntella, Giovanni Bachelet ed altri cattolici romani, aveva una grande ammirazione per i ragazzi universitari della Rosa Bianca, Hans e Sophie Scholl. Che avevano dato la vita per testimoniare la loro fede, cristiana, nella libertà e nella non violenza contro il Nazismo nella Germania di Hitler. Questi gli ideali, questa la visione.

Dobbiamo chiederci perché persone come David Sassoli, e come il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, destino sentimenti così forti di stima e di adesione fra gli italiani in questo periodo cupo e difficile. Perché oggi siano considerati quasi unanimamente esempi da seguire.

Ne dovrebbero tener molto conto i grandi elettori che fra 10 giorni si riuniranno a Montecitorio per eleggere il nuovo Capo dello Stato. Ha ragione Gianni Letta quando auspica che David Sassoli diventi d’ispirazione per questa scelta importante. Sarebbe un modo per riconnettere il Palazzo alla gente, non sulla base di un populismo becero, ma seguendo quella spinta saggia che viene dai cittadini e dalla società civile.