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La Versione del Venerdì. Lo storico balcone di Matera: il caldo non è diritto al trash

Lo storico balcone di Matera: il caldo non è diritto al trash

02 Luglio 2021- La Versione del Venerdì di Alessandro Banfi

 

A volte ci sono scatti fotografici che valgono più di mille disquisizioni o parole. È il caso dell’immagine che ha immortalato il professore di Filosofia in pensione, a torso nudo, sul balcone della sua casa a Matera mentre per strada passeggiano i rappresentanti del G20, ospiti del gioiello della Basilicata per un summit internazionale. Le élite e il popolo, potrebbe pensare qualcuno. Il trash e l’eleganza, qualcun altro. Certo il contrasto è forte e racconta un universo di diseguaglianze antropologiche. Se non economiche, di gusto e di cultura. Lui, il professore, che si chiama Nicola Frangione, si è trovato a tu per tu con i grandi della terra a petto nudo, ciabatte e braghe corte. «Volevo solo osservare», ha detto a La Stampa, «ero incuriosito da tutto quel movimento. Poi, quando ho visto che molti si sono fermati e hanno iniziato a fotografare, ho pensato che forse avevo sbagliato ad affacciarmi dal balcone in quelle condizioni».

Frangione vive nei Sassi, quartiere che il G20 ha visitato in delegazione. «In questi giorni», ha poi spiegato, «la temperatura qui a Matera raggiunge i 42 gradi. Così il pomeriggio, non appena il sole inizia a calare, mi siedo davanti alla porta di casa che è più ventilata e prendo un po' d'aria. Lo faccio quotidianamente, non mi vede nessuno e mi metto a torso nudo per stare più fresco. Quel giorno avevo fatto la stessa cosa. A un certo punto ho sentito un gruppo musicale che suonava e sono andato a vedere. Ho appoggiato sul muretto il libro che stavo leggendo e mi sono affacciato al balcone (…) Ero incuriosito, non ci ho pensato e sono rimasto a guardare tutta quella gente. Anzi, quando è passato il ministro Di Maio mi ha fatto un cenno di saluto con la mano e mi ha sorriso. Io ho risposto altrettanto gentilmente. Altrimenti era scortesia».

Lo storico balcone di Mussolini a Piazza Venezia rischia di essere superato dal balcone di Matera. Una situazione, anche divertente, che sui social però è diventata la solita corrida. Dagli iniziali sfottò fino agli insulti al prof in pensione. Ma al di là del galateo del web, l’episodio induce una riflessione sull’estate italiana, già calda dal punto di vista climatico. Le alte temperature non danno diritto a mollare i freni inibitori e il senso del decoro. Se non vogliamo immaginare la bella stagione come un incubo trash, sarà meglio mantenere un po’ di classe nella calura. Canotta, ciabatte e bermuda sì, per carità, ma come se dovessimo incontrare la delegazione del G20.

Frangione rischia di diventare la versione maschile della signora Angela di Mondello, che urlava “Non ce n’è Coviddi!”. La scorsa estate era stata lei a vincere la palma del trash. Chissà se Frangione sarà un nuovo opinionista della D’Urso. Non lo escluderei.