terza dose

C’è un buco nella burocrazia: negano la terza dose a chi assiste i fragili

C’è un buco nella burocrazia: negano la terza dose a chi assiste i fragili

18 Novembre 2021- L'Intervista di Alessandro Banfi per 10alle5 Quotidiana a Silvia, la mamma milanese di un ragazzo immunodeficiente

 

 

Scusate se torniamo sulla pandemia, che è un argomento davvero faticoso per tutti noi, dopo tanti mesi. Ma anche nel fronteggiare la quarta ondata, la burocrazia ci riserva sempre difficoltà e amare sorprese. Era già successo purtroppo in altri passaggi di questa lunga lotta contro il Covid. Oggi parliamo di fragili, di quelle persone che hanno gravi difficoltà e per cui le disposizioni del Ministero della Salute prevedono un percorso particolare.  Ecco anche nel caso dei richiami, terza dose o booster che sia, si stanno ripetendo gravissimi intoppi. Sì, è vero, a coloro che sono riconosciuti fragili e che quindi sono particolarmente esposti, anche a questa quarta ondata viene fatta prioritariamente la terza dose. Ma i loro familiari? I cosiddetti caregiver, vale a dire le persone che devono assisterli?

10alle5 Quotidiana ha intervistato Silvia Scurati, la mamma milanese di un giovane fortemente immunodeficiente che purtroppo ha già attraversato il calvario di un lunghissimo ricovero per Covid. Silvia ha scritto un appello alle autorità sanitarie e alla Regione Lombardia, per ora inascoltato. Le abbiamo chiesto di raccontarci la sua vicenda.

Che cosa chiede nell’appello?

Silvia Scurati: Semplicemente spiegavo che siamo una famiglia di 5 persone di Milano. Mio figlio minore di 20 anni è immunodeficiente ha fatto la terza dose aggiuntiva lunedì scorso. Noi conviventi siamo stato vaccinati con unica dose Moderna (avendo avuto Covid prima) il 9 aprile 2021 quindi  sette mesi fa. la domanda che ho rivolto è semplice: è possibile per noi caregiver di persona fragile fare un’ulteriore dose di vaccino? A tutela dei ragazzo con immunodeficienza? Nei centri vaccinali abbiamo chiesto ma non è al momento possibile per loro inserirci. Noi genitori abbiamo fissato, stamane, l’appuntamento per la terza dose vaccino per la prossima settimana. Noi tutti conviventi eravamo stati vaccinati con unica dose Moderna (avendo avuto Covid prima) il 9 aprile 2021 quindi  sette mesi fa. La domanda che ho rivolto è semplice: è possibile per noi caregiver di persona fragile fare un’ulteriore dose di vaccino? A tutela dei ragazzo con immunodeficienza? Nei centri vaccinali abbiamo chiesto ma non è al momento possibile per loro inserirci. Noi genitori in effetti lo otteniamo grazie alla nostra età, ma i 2 fratelli di 22 e 25 anni resteranno esclusi.

 

Mentre vorreste vaccinarvi tutti con il richiamo…  

Scurati: Certo! E guardi che non è una pretesa assurda. Si tratta di tutelare mio figlio che ha una immunodeficienza, detta primitiva. Il richiamo ai miei figli giovani vuol dire poter convivere serenamente con lui, aiutarlo ed assistere senza la paura di contagiarlo. Tenga conto che mio figlio fragile ha già trascorso in isolamento in ospedale un mese e mezzo tra gennaio e maggio 2021, perché non riusciva a guarire dal virus. È stata lunghissima e dura. Non vogliamo ripassarci.

 

Che motivazioni vi sono state date per questo diniego?

Scurati: Nessuna motivazione reale. Ha in mente com’è il meccanismo della burocrazia? I più partecipi allargano le braccia, spiegando che non si può. Che non è stato previsto. Che non ci sono protocolli e regole

 

Questo accade in Lombardia, perché in qualche Regione si sta muovendo qualcosa…

Scurati: Ho visto che in Campania c’è una possibilità per i casi come i nostri. Ma non perché ci sia attenzione per i caregiver ma perché hanno aperto a tutti coloro che sono stati vaccinati più di 6 mesi fa. La Regione Campania ha fatto sapere: “Resta la priorità assoluta delle dosi ‘booster’ per il personale sanitario, quello delle Rsa e del personale scolastico. Ma ogni cittadino che voglia, può essere immediatamente vaccinato”. Se fossimo a Napoli anche i miei due figli ventenni avrebbero già fatto la terza dose…

 

E qui, mi permetta, emerge l’aspetto sempre un po’ kafkiano della burocrazia. Voi che rischiate e che già pagate un prezzo alto, e personale, per seguire un parente fragile, siete in balìa del caso…

Scurati: In realtà siamo in tanti in queste stesse condizioni: parenti o badanti che assistono i fragili e che non riescono a proteggersi. La mia impressione, se le devo dire, è che semplicemente si sono dimenticati di noi.

A cura di Alessandro Banfi