matteo salvini

Sala rifiuta il censimento su base etnica proposto da Matteo Salvini

La proposta di Matteo Salvini di effettuare un censimento su base etnica nei campi rom cittadini e della provincia, è stata cassata da Palazzo Marino. Qui, sia il vecchio che il nuovo assessore ai Servizi sociali, si sono detti totalmente contrari alla richiesta del vicepremier. Milano tiene da anni sotto controllo il numero e tutti i dati sulle famiglie rom. Non un censimento su base etnica dunque, ma un continuo monitoraggio fra Comune e prefetto, che comunque convocherà un comitato provinciale ad hoc.

“Ci spieghi il ministro dell’Interno dove vuole arrivare” dichiara Gabriele Rabaiotti, il nuovo assessore. “Si preoccupi di trovare il modo e le risorse per aiutare i Comuni a gestire una questione delicatissima, di cui conosciamo le difficoltà. La convivenza è una sfida che va affrontata con pazienza, coraggio e determinazione. Razze ed etnie sono parole che ci portano pericolosamente da un’altra parte. Il ministro non fugga dalle responsabilità pubbliche”.

Lo stesso sindaco Beppe Sala che, solo poche settimane fa, era arrivato ad invocare il Daspo urbano per i rom che continuano ad occupare zone interdette, ieri ha respinto la richiesta di Salvini: “Censimento perché? Finché non ci spiegheranno perché, è chiaro che vediamo la cosa come non logica: se  lo si fa per chiudere i campi, io mi chiedo poi come gestiamo la questione. A furia di chiudere o di limitare, come nel caso degli Sprar, l’accesso di persone che non hanno un luogo dove stare, questi luoghi poi ce li troviamo in giro per la città. Il mio terrore è che i milanesi vedano più nomadi in giro per la città e che le lamentele aumentino. In linea prospettica io non ho mai detto che sono contrario alla chiusura dei campi rom però bisogna trovare le soluzioni”