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Crolla un ponte dell’Anas in provincia di Massa Carrara. Una tragedia scampata

Nella giornata di ieri, mercoledì 8 Marzo 2020, si è verificato l’ennesimo crollo di un ponte italiano, questa di volta proprietà di Anas, ad Aulla, in provincia di Massa Carrara, sulla strada provinciale 70. Il ponte si trova in località Albiano e collega la Sp70 con la Sp62, al confine tra la Liguria e la Toscana.

Fortunatamente quella che poteva trasformarsi in una vera e propria tragedia in piena regola, poco diversa da quella causata dal crollo del Ponte Morandi nell’agosto 2018, si è risolta senza la presenza di vittime. Due infatti le persone coinvolte, stavano attraversando il ponte al momento del collasso, ma fortunatamente hanno riportato lesioni lievi e le loro condizioni di salute sono buone. Questo perché a causa del virus che sta colpendo la nostra popolazione, dilagando in tutta Italia, il numero di persone in circolazione è nettamente ridotto e il traffico non è minimamente paragonabile a quello a cui siamo soliti. Ma il fatto di aver scampato una tragedia non ci solleva lo spirito, infatti possiamo parlare di una vicenda fortuita, ma poteva andare diversamente e quindi è necessario un intervento giudiziario che definisca le responsabilità dell’accaduto.

Il 3 novembre scorso il ponte fu sottoposto ad un sopralluogo dei tecnici Anas, la società che nel 2018 è diventata gestore dell’ex strada provinciale 70, acquisendo la gestione dalla Provincia di Massa Carrara, dopo che era stata rilevata una crepa sull’asfalto, ingrandita dalle abbondanti piogge. Ma i controlli decretarono che non sussistevano “condizioni di pericolosità”. Il sindaco di Aulla Roberto Valettini, in merito all’accaduto, ha dichiarato: “Ho inviato ben tre lettere all’Anas negli ultimi mesi per segnalare criticità sulla stabilità del ponte ora crollato. E’ collassato su stesso”. Un disastro annunciato dunque.

Sembra piuttosto paradossale che in un momento dove stiamo cercando di costruire ponti virtuali per connetterci gli uni con gli altri, restare uniti in nome di un bene comune, i ponti reali, quelli fatti di cemento e acciaio, si sgretolano e crollano davanti ai nostri occhi. In un periodo storico in cui la salute dei cittadini pare venga messa al primo posto, ci sono ancora gravi falle nel sistema, questa volta un sistema strutturale che dovrebbe occuparsi della di scongiurare questi accaduti, controllando strade e ponti, evitando ulteriori stragi e pensando alla sicurezza dei cittadini. “Un crollo che solo per un caso fortuito, l’assenza di traffico data dalla chiusura per l’emergenza Coronavirus, non si è trasformato in una tragedia. Però deve essere chiaro, ancora una volta che quando le Province dicono a gran voce, e dati alla mano, che il Paese ha bisogno urgente di manutenzione non è per fare allarmismo ma perché la presenza sul territorio ci consente di avere un quadro chiaro delle necessità”, ha dichiarato il presidente dell’Upi Michele de Pascale.

Molti i messaggi di sostegno arrivati dalle regioni confinanti, soprattutto dalla Liguria, pronta ad aiutare la comunità toscana, mettendo a disposizioni la Protezione Civile per qualsiasi necessità. Sul ponte di Albiano Magra Anas ha invece dichiarato che non erano in corso interventi al momento del crollo. La società fa sapere che i tecnici  sono intervenuti per tutti gli accertamenti e i rilievi del caso. A causa del crollo, spiega una nota, “la ex strada provinciale 70, ora strada statale 330, è chiusa in località Albiano Magra (km 10,500) nel comune di Aulla (Massa Carrara) e il traffico è deviato con indicazioni sul posto. Il tratto è recentemente rientrato nella competenza Anas. Risultano coinvolti due veicoli”.

Intanto la procura di Massa Carrara ha posto sotto sequestro l’area del crollo. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri per risalire alle cause dell’evento. L’area è stata circoscritta e la viabilità è stata temporaneamente interrotta del tutto. La procura ha aperto dunque un fascicolo conoscitivo per ora senza ipotesi di reato né indagati. Tuttavia la prima ipotesi di reato nel fascicolo aperto dalla procura di Massa Carrara è di disastro colposo, anche se altri filoni di indagine potrebbero essere vagliati.