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Coronavirus, nessun allarmismo per le scuole milanesi

Il Coronavirus ha spaventato anche le scuole di tutta Italia. In particolar modo, a risentirne sono stati i genitori i genitori di bambini e adolescenti che dividono le aule con i compagni cinesi. Così l’Ats (l’Agenzia tutela della salute) di Milano ha diramato una nota con la quale ha cercato di smorzare qualsiasi allarmismo. “Non vi è necessità di implementare all’interno delle comunità scolastiche misure restrittive alla frequentazione di bambini cinesi in genere, e, più nello specifico, di coloro che hanno effettuato di recente viaggi in Cina – si legge nella nota – .

L’attività didattica può quindi continuare regolarmente, senza limitazione di momenti di condivisione e contatti tra gli studenti”. Nella lettera i responsabili della salute dichiarano che “a livello internazionale e nazionale sono stati attivati controlli che prevedono screening specifici per i passeggeri dei voli che arrivano dalle aree coinvolte” e che dunque non bisogna temere l’arrivo di bambini o adulti dalla Cina.

La lettera è stata inviata alle scuole che avevano chiesto chiarimenti sul comportamento da tenere con i bambini di origine cinese. In base a quanto ricostruito, infatti, nei giorni scorsi sono stati parecchi i presidi che hanno chiesto all’Ats quali fossero le più corrette misure di prevenzione, in particolar modo perchè sollecitati dalle continue richieste dei genitori.

Hanno chiesto informazioni all’Agenzia sanitaria anche molte aziende che hanno dipendenti o che usano materie prime provenienti dalla Cina. La politica dell’Ats è stata quella di non inviare una comunicazione a tappeto, azione già peraltro eseguita dalla Regione, ma di rispondere solo a chi ha presentato la richiesta. Le informazioni contenute sono state poi talvolta diffuse tramite circolari scolastiche.